Il 5G si avvicina a passi da gigante: ma che cosa cambia per i consumatori italiani? Avremo a disposizione una rete molto più veloce, ma per farne cosa? È evidente che la nuova infrastruttura in fibra ottica – che garantirà una velocità di connessione che potrebbe arrivare a 1 Gigabit al secondo – rappresenti una grande novità nel panorama delle telecomunicazioni in Italia. Ma ora è opportuno scoprire quali siano gli usi. Intanto, il primo e più evidente è che si arriverà a una condivisione sostanzialmente in tempo reale, permettendo in sostanza di bypassare i tempi di attesa per scaricare documenti anche di grandi dimensioni. Ma poi sono molti altri i temi caldi. Open Fiber e le altre aziende di telecomunicazioni stanno lanciando nuove reti che garantiscono di essere un nuovo standard in materia di velocità, grazie alla banda da 700 mhz che è stata oggetto di una recente asta.
Sempre più mobile
Se già adesso gli italiani trascorrono sempre più tempo sui loro dispositivi mobili, grazie al 5G si potrà aumentare a dismisura la velocità di connessione. I nuovi modelli di telefoni che verranno progressivamente introdotti sul mercato garantiranno, in “tandem” con le reti mobili, una vera e propria rivoluzione per gli utenti, che potranno avere a disposizione contenuti anche molto pesanti. Netflix, ad esempio, dopo aver vinto la battaglia sull’home video on demand, sta ora pensando a delle soluzioni studiate esclusivamente per la connessione mobile, in modo che possa essere parte di un’esperienza più ricca per l’utenza. Connettersi senza fili ad altissima velocità era rimasto, finora, poco più che un miraggio. Con il 5G, invece, questa possibilità diventa reale. Cambierà il concetto stesso di mobile, oggi destinato a un uso maggiormente “leisure” rispetto al fisso: sarà possibile svolgere anche in mobilità qualsiasi tipo di attività, proprio perché si può contare su una connessione particolarmente funzionale. Video, streaming, dirette e live saranno i contenuti più visualizzati, più di quanto non avvenga già ora, con il contenuto visuale che sta inesorabilmente prendendo il sopravvento sulla parola.
Quello che però dovrà necessariamente cambiare per gli italiani sarà il tipo di approccio ai consumi di internet. Oggi i pacchetti che vengono venduti dalle compagnie telefoniche stanno progressivamente aumentando i GB disponibili, ma molte di esse sono ancora ben al di sotto dei 10, con il rischio che bastino pochi minuti di connessione a esaurire tutto il traffico a disposizione.
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Realtà aumentata e intelligenza artificiale
Un altro degli ambiti in cui le nuove connessioni ultraveloci possono diventare fondamentali è quello del commercio. La realtà aumentata e l’intelligenza artificiale, in particolare, sono i 2 aspetti che maggiormente beneficeranno della nuova connessione ultraveloce. Nel primo caso, per esempio, sarà possibile per l’utente eseguire l’intero processo di acquisto, da casa propria, come se si trovasse in negozio, vedendo come il capo scelto si adatta al suo corpo ed esaminandone le peculiarità. Oppure ancora, nello store fisico, il cliente potrà avere informazioni aggiuntive semplicemente connettendosi a internet. Non basta: l’intelligenza artificiale, che oggi sta iniziando a diventare sempre più importante nella nostra vita, avrà un deciso “boost” dall’introduzione delle nuove connessioni veloci: gli assistenti vocali, che per il momento si limitano a darci poche informazioni, in un domani neanche troppo lontano potranno iniziare a prendere sempre più “vita” e a diventare parte integrante della nostra quotidianità.
Industria 4.0
Se finora abbiamo analizzato le implicazioni del 5G dal punto di vista di che cosa cambia per i consumatori italiani, anche il mondo del lavoro e dell’automazione verrà toccato in maniera estremamente sensibile dalle nuove connessioni ultraveloci. Uno dei capisaldi del nuovo paradigma industriale, Industry 4.0 per l’appunto, è che le macchine utensili devono essere connesse tra loro per garantire una migliore raccolta dei dati. Dati che, a loro volta, possono essere impiegati per manutenzione predittiva e preventiva, che consentono di minimizzare i guasti e i tempi di fermo macchina. Non solo: con le nuove connessioni l’intera fabbrica, cablata, potrà diventare ancora più moderna, consentendo alle macchine di svolgere i lavori a minore valore aggiunto (e più pericolosi) e lasciando all’essere umano la produzione più significativa. È indubbio, poi, che il 5G riduce sensibilmente i tempi di latenza, ovvero la distanza tra input e ouput: così facendo, anche i grandi impianti industriali potranno migliorare la loro efficienza.
Automotive
Nel campo dell’automobile, le connessioni di più moderna concezione fanno rima con guida autonoma. Oggi, infatti, la rete non è in grado di supportare l’enorme mole di dati che ogni veicolo genera. Si parla di decine di gigabyte al minuto, una quantità impressionante che potrebbe far collassare l’attuale infrastruttura. Se però ci fosse il 5G, che può contare su antenne molto più piccole ma anche molto più capillari nel territorio, i dati necessari a far muovere il veicolo – dalle informazioni sul meteo all’orario, dal traffico al tipo di veicolo e via dicendo – potrebbero essere trasportati con minore difficoltà, minimizzando i tempi di latenza. E il tempo di latenza, alla guida, diventa fondamentale: avere una risposta in tempo reale diventa condizione necessaria per impedire incidenti anche gravi.
Smart city
Infine, anche intere città potrebbero beneficiare delle connessioni di moderna concezione. Ad esempio, grazie alla rete veloce si potrebbero veicolare i dati relativi a molte altre informazioni: l’accensione dei lampioni e il funzionamento dei semafori sono 2 esempi banali di quante informazioni arrivino ogni istante e di come una connessione più potente potrebbe permetterci di gestirle. Se, per esempio, a una data ora si sa che un certo incrocio ha la necessità di mantenere il verde più a lungo, il sistema può farlo automaticamente, impostando oltretutto anche tutti gli altri semafori della zona in modo da rendere il traffico più scorrevole. E i lampioni possono anch’essi diventare “smart”: ad esempio, accendendosi qualche minuto prima o dopo a seconda delle condizioni meteo della giornata. E ancora: una rete di dati più efficace permette di gestire al meglio anche il tema dell’energia, con la creazione delle cosiddette “smart grid” – reti intelligenti – che consentono ai cittadini di diventare produttori e consumatori al tempo stesso.
Le reti di nuova generazione, quindi, garantiscono un’ulteriore presenza sul mobile, che diventerà ancora più preponderante o se invece si limiteranno a un uso ristretto e legato alle vecchie abitudini di fruizione.